Il subphylum dei cheliceriformi comprende circa 65.000 specie suddivise in due classi: Chelicerata (limuli, ragni, scorpioni, acari) e Pycnogonida (ragni di mare). Non tutti gli autori, tuttavia, considerano questi ultimi come Chelicerati, ritenendo la loro posizione tassonomica all' interno del phyum degli Artropodi tuttora controversa.

La grande abbondanza di resti fossili di questo subphylum testimonia che tale gruppo ha un origine molto antica (mari Cambriani e Precambriani).

La maggior parte dei rappresentanti attuali dei Cheliceriformi vivono sulla terra ferma, che hanno colonizzato con grande successo, risultando secondi, per numero di specie, solo agli insetti; alcuni gruppi (Acari) hanno colonizzato successivamente diversi tipi di ambienti acquatici.

I membri di questo subphylum si distinguono per le seguenti caratteristiche: corpo diviso in due regioni principali (prosoma e opistosoma o cefalotorace e addome); il capo non è ben distinto ed è sprovvisto di antenne; il primo paio di appendici è rappresentato dai cheliceri (che danno il nome al subphylum), seguono i pedipalpi e quattro paia di appendici ambulacrali.


TABELLA SINOTTICA DELLE CARATTERISTICHE DEI CHELICERIFORMI

1. Corpo composto da due tagmi: prosoma e opistosoma (cefalotorace e addome); prosoma composto da sei metameri ricoperti da uno scudo dorsale; opistosoma costituito da un numero massimo di 12 metameri e da un telson postsegmentale

2. Prosoma sprovvisto di antenne; appendici costituiti de cheliceri, pedipalpi e quattro paia di zampe ambulacrali

3. Appendici pluriarticolate ed uniramose

4. Scambi gassosi attuati per mezzo di branchie "a libro", polmoni o trachee

5. Escrezione mediante ghiandole coxali e/o tubuli malpighiani

6. Occhi semplici mediani, talvolta laterali, composti

7. Intestino con due-sei paia di cechi digerenti

8. Prevalentemente gonocorici



I Chelicerati sono un gruppo molto antico: vi appartengono gli Euripteridi (estinti), limuli, ragni, zecche ed acari, scorpioni e pycnogonidi.
Non presentano mantibole e antenne.Tutti i Chelicerati presentano il corpo costituito da due regioni: PROSOMA e OPISTOSOMA. Posseggono sei paia di appendici che comprendono un paio di cheliceri, un paio di pedipalpi e quattro paia di zampe ambulacrali (un paio di cheliceri e cinque paia di zampe ambulacrali nei limuli). La maggior parte di essi aspira dalle proprie prede nutrimento liquido.

I chelicerati comprendono due sottoclassi: Merostomata e Arachnida.



SOTTOCLASSE MEROSTOMATA


Appartengono a questa sottoclasse gli Euripteridi, tutti estinti, e gli xifosuri, o limuli, un gruppo molto antico, considerati fossili viventi.


ORDINE EURIPTERIDA


Gli Euripteridi, detti anche scorpioni acquatici giganti, sono considerati i più grandi fossili tra gli artropodi; alcuni di essi, infatti, potevano raggiungere la lunghezza di circa tre metri.
I loro fossili si ritrovano nelle rocce dal periodo Ordoviciano fino al Permiano. Essi avevano una straordinaria somiglianza con gli scorpioni, considerati i loro corrispettivi terrestri, e con i limuli.

Il capo era costituito da sei segmenti fusi e possedeva sia occhi semplici che composti e sei paia di appendici.
L' addome comprendeva dodici paia di segmenti ed un telson aculeiforme.


Riguardo la loro origine vi sono varie ipotesi: alcuni autori affermano che gli euripteridi vissero in acque dolci, altri sostengono la loro presenza anche in acque salmastre.




ORDINE XIPHOSURIDA


Gli xifosuridi sono un antico gruppo marino le cui origini risalgono al periodo Cambriano.
Questo ordine è caratterizzato da un carapace non segmentato a forma di ferro di cavallo, con due occhi composti e due occhi semplici; l' addome è largo e termina con un caratteristico telson . Il cefalotorace porta un paio di cheliceri e cinque paia di zampe ambulacrali, l'addome ha sei paia di appendici larghe e sottili, su alcune delle quali si trovano delle branchie a "libro".


I caratteristici limuli si nutrono di notte di vermi e piccoli molluschi. Nuotano mediante le piastre addominali e "camminano" con le zampe ambulacrali.
I limuli nel periodo di accoppiamento vanno sulle spiaggie; la femmina scava una fossa dove depone le uova, il maschio, di taglia più piccola, aggiunge lo sperma al nido prima che la femmina ricopra le uova con la sabbia. Le giovani larve sgusciano e ritornano in mare con l'alta marea. Sono noti molti fossili di questo gruppo (Limulus sp.)