M A L A R I A


La malaria è una malattia caratterizzata da periodiche crisi febbrili, determinate da un plasmodio (sporozoo) che penetra nell' uomo a seguito di puntura di zanzara del genere Anopheles.

L'infezione malarica può essere acquisita anche per accidentale inoculo di plasmodi (malaria "indotta") tramite trasfusione di sangue, aghi o siringhe contaminati, per trasmissione da madre a feto (malaria congenita), attraverso trapianti d'organo, per puntura di Anopheles infette accidentalmente, "importate" in zone non endemiche ("baggage" o airport'' malaria) oppure, caso piuttosto eccezionale, per puntura di specie anofeliche autoctone in paesi non endemici, infettatesi pungendo soggetti (immigrati o viaggiatori) portatori di malaria.

La crisi febbrile corrisponde alla rottura dei globuli rossi invasi dal plasmodio che si riproduce al loro interno. Quattro sono le specie di plasmodio che determinano la malaria:Plasmodium falciparum, con crisi febbrili a giorni alterni (terzana maligna o malaria estivo-autunnale mortale), Plasmodium vivax, con ciclo ogni 48 ore (terzana benigna o malaria primaverile); Plasmodium malariae, con ciclo ogni 72 ore (quartana), Plasmodium ovale; quest' ultima specie ha un ciclo di 48 ore ed è la più rara e con distribuzione più ristretta (Africa Occidentale).


L'uomo è l'ospite intermedio, la zanzara quello definitivo, perché in essa avviene, appunto, la riproduzione sessuata.

Le uova, dopo un breve periodo in cui circolano nel sangue, penetrano negli eritrociti e qui si riproducono asessualmente; dopo numerose divisioni le cellule figlie (Merozoiti) riempiono del tutto la cellula che si rompe mettendo in libertà i Merozoiti pronti pertanto ad invadere altri globuli rossi.

Il ciclo si ripete finché i Merozoiti danno origine ai Gametociti (forme sessuate), questi non si moltiplicano e non danno lisi nelle cellule. Il ciclo può continuare solo se una zanzara si infetta ingerendo il sangue succhiato da un ospite infetto (a destra: globulo rosso rotto)


Nel suddetto caso, nell'intestino della zanzara avviene la fecondazione e la formazione degli zigoti; questi producono migliaia di cellule figlie dette sporozoiti, che migrano nelle ghiandole salivari e da queste, in seguito alla puntura, possono passare nell'uomo. Il ritmo di sviluppo di tutti i merozoiti è sincrono, così come la rottura dei globuli rossi, disintegrati a milioni contemporaneamente; l'immissione in circolo dei merozoiti coincide con l'attacco febbrile. Il periodo d'incubazione fra la puntura della zanzara e la comparsa della febbre va da una a tre settimane.

La malaria al giorno d'oggi esiste dove la popolazione delle zanzare raggiunge densità critica . I provvedimenti d'ordine preventivo consistono nella bonifica e nel prosciugamento degli acquitrini delle zone infestate. Si calcola che i casi di malaria siano nel mondo ogni anno 200 milioni. Le aree colpite sono in genere comprese nelle zone umide della fascia intertropicale dei diversi continenti (cartina in basso).




Dopo la seconda guerra mondiale la malattia è stata combattuta con il DDT contro l'anofele. In questi ultimi anni c'è una recrudescenza della malattia perché il plasmodio è diventato resistente alla clorochina e la zanzara agli insetticidi.







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