DECAPODI



I Decapodi costituiscono l'ordine più cospicuo di tutti i crostacei, conta circa 10 000 specie molte delle quali misurano più di 10 centimetri, fino a un metro e più. Molti decapodi hanno valore commerciale, alcune specie vengono allevate in ambienti lagunari.

Si distinguono in seno ai Malacostraci per il fatto che il carapace, sempre presente, avvolge la regione toracica formando una sorta di canale intorno alle branchie, canale detto appunto camera peribranchiale. Essi hanno inoltre le prime tre paia di zampe toraciche trasformate in massillipedi, sicchè possono utilizzare solo le rimanenti cinque paia per la locomozione. Da ciò deriva il nome 'decapodi'. Va aggiunto che la prima di queste cinque paia termina con una chela che può essere grandissima.

Date le loro dimensioni cospicue, gli apparati circolatorio, branchiale ed escretore sono molto sviluppati ed efficienti. La parte contrattile del vaso dorsale è circoscritta al torace ove forma una sorta di cuore munito di sole tre paia di ostioli. L'apparato escretore è rappresentato dalle ghiandole antennali. Gli occhi composti sono sempre situati in cima a un peduncolo mobile, le statocisti si trovano alla base delle antennule.

Non entreremo in merito alla classificazione dei decapodi, basterà elencare i principali tipi morfologici che si incontrano in quest'ordine assieme alle specie di maggior interesse economico e zoologico. Il tipo 'carioide', o 'natante' si presenta come un gamberetto con zampe toraciche deboli e addome ripiegato ad angolo rispetto al capo-torace ricoperto dal carapace. Di solito mancano le chele mentre è presente un 'rostro' innanzi agli occhi. Sono buoni nuotatori. Appartengono a questo tipo i gamberi delle acque costiere e lagunari (Palaemon, Palaemonetes) e i gamberoni o mazzancolle (Penaeus).

Il tipo 'astacoide', o 'reptante' nuota male, ma cammina spedito, ha il corpo alquanto appiattito con zampe toraciche robuste, di solito è munito di chele. Include varie specie che si ha talvolta occasione di vedere sui banchi dei pescivendoli o nelle vasche delle pescherie: gli scampi dalle chele fortemente dissimmetriche (Nephrops), il lupicante o astice dalle enormi chele (Homarus gammarus), l'aragosta priva di chele e munita di lunghe antenne rivolte all'indietro (Palinurus vulgaris); un tempo era facile pescare nei fiumi e nei ruscelli il gambero di fiume Potamobius fluviatilis.

Il tipo 'paguroide' (fig) comprende specie dall'addome coperto da una sottile pellicola, di solito incurvato a spirale: questi crostacei proteggono il corpo entro conchiglie di gasteropodi o anche - ma in altri climi - entro spezzoni di canna di bambù e, a mano a mano che crescono, cambiano dimora. E' nota la simbiosi dei paguri con le attinie o con le spugne.

Il tipo 'cancroide' comprende i granchi, crostacei con carapace appiattito, di solito più largo che lungo, l'addome è ridotto e di regola sta piegato sotto il carapace. Le chele sono presenti, le antenne brevi. I granchi di solito sono incapaci di nuotare, ma camminano veloci.

Meritano menzione i Potamidi che hanno colonizzato le acque interne dell'Eurasia e del Nordafrica e che possono restare molto a lungo fuori dall'acqua, in alcuni paesi mediterranei si spingono ad alte quote. Le femmine portano con sé sotto l'addome i piccoli finché non divengono autosufficienti.




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