Anno Accademico 2008-2009



I S O P O D I


Gli isopodi sono crostacei peracardi caratterizzati dall'avere occhi sessili, non peduncolati, un solo paio di uropodi e dalla mancanza di carapace e di trasformazioni claviformi sul primo paio di appendici toraciche.

Il loro corpo è tipicamente composto da un capo, un pereon (thorax) costituito da 7 somiti e un pleon (addome) costituito di sei somiti. L'ultimo somite addominale, al quale sono attaccati gli uropodi, è fuso con il telson a formare un pleotelson. Ciascun segmento toracico presenta un paio di appendici ambulacrali, tutte simili tra loro; ai lati di cascun segmento toracico vi sono piastre coxali che ricoprono la base degli arti. Le prime cinque paia di appendici addominali sono trasformate in branchie lamellari.

Gli isopodi presentano, inoltre, occhi composti, due paia di antenne, un paio di mandibole, due paia di mascelle ed un massillipede; le prime antenne sono tipicamente chemiosensoriali, le seconde sono caratteristiche strutture tattili.



Gli isopodi, comprendenti attualmente 10 sottordini e circa 10.000 specie, sono il più diversificato e ricco gruppo di crostacei peracaridi. Essi si rinvengono in quasi tutti gli ambienti, marino terrestre e dulciacquicolo.

Circa 4.500 species sono attualmente distribuite negli oceani di tutto il mondo, dove di preferenza hanno colonizzato i fondali tra la zona intertidale e quella baissale, con solo pochi rappresentanti nella zona pelagica.

Il gruppo ha anche colonizzato con successo le acque dolci, sia superficiali (laghi, fiumi, torrenti, sorgenti) che sotterranee (grotte, ambienti anchialini).

La maggior parte degli ambienti marini costieri di tutto il mondo sono popolati da isopodi appartenenti alle tre più comuni famiglie: Idoteidae (Valvifera), Sphaeromatidae (Flabellifera), e Cirolanidae (Flabellifera).



Dei dieci sottordini in cui si dividono gli isopodi, quattro hanno rappresentanti nelle acque marine profonde; nei fondali oceanici più profondi risultano molto comuni i rappresentanti dei sottordini Asellota, Anthuridea e Gnathiidea; in particolare gli Asellota dominano nei fondali marini più profondi, dove hanno prodotto una massiva radiazione adattativa (a destra: Asellus aquaticus)


Circa 5.000 specie appartenenti al sottordine degli Oniscidea sono terrestri, e costituiscono il gruppo di crostacei che con maggior successo ha colonizzato questo ambiente.

Le abitudini alimentari degli isopodi sono molto diverse. All' interno di specifici habitat gli isopodi rappresentano un anello fondamentale dei cicli energetici, assumendo ruoli diversi; micropredatori, parassiti, detritivori, etc.

In generale i rappresentanti dei sottordini più primitivi (Phreatoicidea, Asellota, Microcerberidea, Calabozoidea, Oniscidea, Valvifera) sono erbivori, quelli riferbili a sottordini più evoluti ( Flabellifera, Epicaridea, Gnathiidea) sono tipicamente carnivori, predatori o parassiti.

Alcuni gruppi sono esclusivamente (Epicaridea) o parzialmente ( Flabellifera) parassiti.

Durante la riproduzione i maschi trasportano le femmine per un breve periodo, noto come "pre-copula", che dura sino alla comparsa della muta quando avviene la copulazione. Gli spermatozoi sono trasferiti dal maschio nei dotti genitali femminili. In molte specie le femmine rilasciano le uova in una tasca ventrale(marsupio) dove le stesse vengono incubate sino al momento della schiusa. A differenza della gran parte dei crostacei gli isopodi non rilasciano larve liberamente natanti, bensì piccoli individui somiglianti agli adulti, ma con solo 6 segmenti toracici. La maggior parte delle specie non presentano curte parentali particolari.


EVOLUZIONE E FILOGENESI

Le analisi filogenetiche e la ricca documentazione fossile suggeriscono per questo gruppo una origine molto antica, riconducibile a circa 300 milioni di anni (Paleozoico-Carbonifero).


Le prime documentazioni fossili sono quelle relative ad isopodi freatoicidi del carbonifero (circa 300 milioni di anni). Questi isopodi erano marini e presentavano una distribuzione cosmopolita; i loro fossili si possono rinvenire in depositi marini sia europei che del nord America. L'attuale distribuzione gondwaniana delle forme dulciacquicole di questi primitivi crostacei rappresenta un relitto, cioè un "rifugio" biogeografico.



Gli Isopodi costituiscono un gruppo (clado) monofiletico definito da 13 sinapomorfie:

1. occhi sessili, non peduncolati
2. carapace ridotto
3. toracopodi biramosi
4. antenna 2 biramosa
5. pleonite 6 fuso con iltelson a formare un "pleotelson"
6. muta bifasica
7. cuore addominale
8. presenza di pleopodi respiratori
9. intestino di natura ectodemica
10. muscolatura striata
11. assenza di palpo maxillulare
12. antennule uniramose
13. uropodi uniarticolati.



SITI WEB RIGUARDANTI GLI ISOPODI


  • Crustacean Biodiversity
  • Stenasellid Isopods
  • ETI Biodiversity Center
  • Smithsonian Natural History Gopher
  • N.L.Bruce's Home Page
  • Isopods World Bibliography
  • Lee County Cave Isopod (Lirceus usdagalun)
  • A Revision of the Family Cirolanidae
  • Bahamas Fauna by T.M. Iliffe
  • Yucatan Fauna by T.M. Iliffe
  • Crustacea from the Bolson of Cuatro Cienegas, Coahuila, Mexico
  • World List of Marine, Freshwater, and Terrestrial Isopods
  • Phreatoicidean Illustrated key and DELTA IntKey interactive key
  • Controversy over isopods now extinct
  • Phreatoicidean Isopods
  • About Pillbugs
  • Epicaridea
  • Sphaeromatidae
  • G.D.F.Wilson Home Page
  • Isopod Index of the Crustacean Biodiversity Survey
  • Isopods of Southern Australia
  • World bibliography on subterranean terrestrial Isopoda
  • Terrestrial Isopods
  • Terrestrial Isopods International Web Site




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