INSETTI STECCO



L'imitazione di spine, aculei, foglie o fiori è quasi prerogativa esclusiva degli insetti, in particolare dei lepidotteri. Esempi molto noti sono quelli di alcune mantidi esotiche, che imitano in modo spettacolare la corolla dei fiori sui quali vivono.

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Molto caratteristici sono i cosiddetti Insetti stecco (Bacillus spp)., appartenenti all'ordine dei Fasmidi, che possiedono una forma ed una colorazione sorprendentemente simili a quella di ramoscelli e possono presentare, anche nell'ambito della stessa specie, variazioni cromatiche a seconda della pianta sulla quale vivono.
Gli insetti stecco sono molto poco mobili; in genere rimangono poggiati o appesi alla pianta con le sole zampe posteriori, tenendo l'addome inclinato rispetto al fusto e lasciandosi dondolare dal vento.

Altri "maestri" nell'apparire simili a ramoscelli, presenti con alcune specie anche nella macchia mediterranea, sono i bruchi dei Geometridi, caratteristici per il loro modo di procedere "a compasso".

Questi bruchi sembrano piccoli rami che sporgono dagli alberi o dagli arbusti sopra i quali si aggirano per nutrirsi. Essi si tengono saldamente attaccati al ramo per mezzo delle pseudozampe posteriori ed il loro corpo viene mantenuto inclinato e rigido in modo da rendere più efficace l'effetto mimetico. In alcune farfalle tropicali la "coda" delle ali somiglia ad un picciolo e l'intero insetto imita quasi perfettamente una foglia secca.


IMITAZIONE DI FOGLIE


Altri particolari "travestimenti" che simulano foglie verdi o secche sono molto diffusi in numerose famiglie di lepidotteri, quali Geometridi, Sfingidi, Saturnidi, Lasio campidi, Nottuidi e Pieridi.

Altri insetti stanno durante il giorno con il capo rivolto in basso e le ali strettamente aderenti al corpo il cui asse si dispone normalmente rispetto al ramo su cui si poggiano: in tal modo la somiglianza con il ramo risulta molto convincente.

Veramente sorprendente è il caso della cosidetta 'foglia che cammina" (walking leaf), un fasmide del genere Phyllium le cui femmine, non volatrici, assomigliano in maniera strabiliante ad una foglia. I maschi, più piccoli delle femmine e volatori, hanno coperture alari piccole, con una sola venatura radiale; nelle femmine, invece, tutte le venature sono disposte a formare un cospicuo ventaglio che assomiglia perfettamente alle venature di una foglia. In queste ultime l'effetto mimetico viene esaltato anche dall'appiattimento delle zampe.

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Molte farfalle tropicali dei generi Kallima, Anaea e Doleschallia, presentano le ali differentemente colorate sulla superficie dorsale e ventrale: in particolare alle colorazioni molto appariscenti della pagina superiore si contrappone la colorazione criptica (marrone, grigia, nera) della parte inferiore e, spesso, sottili disegni che imitano le nervature delle foglie. La rassomiglianza con le foglie la si può riscontrare anche in alcuni vertebrati quali,ad esempio, alcuni pesci dell'Amazzonia, non a caso noti come "pesci-foglia". Il pesce foglia (Monocirrhus polyacanthus) del Sudamerica vive in acque immobili o con corrente debolissima e presenta il corpo appiattito in senso laterale ed una colorazione molto simile a quella di una foglia secca.

Questa somiglianza viene accentuata anche dal fatto che all'estremità della mandibola si trova un'appendice molle che imita perfettamente il picciolo spezzato di una foglia. Ovviamente il comportamento di questo pesce si è modificato in modo adeguato: infatti se nuotasse normalmente la mimesi non sarebbe efficace, per questo il pesce foglia ondeggia molto lentamente ruotando anche su se stesso sino a portare la sua parte ventrale in posizione rovesciata. Questi movimenti non vengono alterati neanche in presenza di eventuali predatori.

La rassomiglianza a foglie non è, tuttavia, prerogativa degli insetti: molti anfibi, infatti, presentano un criptismo che li può confondere quasi perfettamente con l'ambiente circostante.



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MIMESI COLLETTIVA


Esistono in natura numerosi casi di mimesi collettiva, cioe' di animali che si aggregano tra di loro assomigliando ad un particolare substrato o ad altri organismi viventi, piante o animali.

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Alcuni insetti omotteri della famiglia dei Fulgoridi, che vivono su piante le cui parti fiorali sono simili a quelle della comune ginestra, quando sono posati su di esse si dispongono in modo tale da somigliare in modo impressionante a queste infiorescenze. Sempre in questo gruppo di insetti, gli individui della specie Ityraea nigrocincta possono essere sia verdi che gialli e quando si posano sugli steli verticali delle piante, gli individui verdi si poggiano sulla porzione apicale, quelli gialli in basso, simulando perfettamente una fioritura naturale.

Un altro esempio abbastanza sorprendente di mimesi collettiva ci viene offerto da alcuni anellidi del genere Tubifex che si aggregano tra di loro simulando perfettamente un "anemone di mare", uno cnidario da cui molti predatori rifuggono a causa dei suoi pericolosi e ben noti tentacoli urticanti.


ALTRI CASI DI MIMESI CRIPTICA


E' interessante, prima di concludere questa breve escursione sul criptismo, ricordare il curioso comportamento di alcuni animali che provvedono essi stessi a costruire gli oggetti che poi imitano.

Un caso ben studiato è quello del ragno asiatico Cyclosa mulmeinensis che provvede ad inserire, durante la costruzione della tela, tutt' attorno alla zona centrale dove si pone in agguato degli ammassi di filo disposti irregolarmente e compatti, che sulla tela possono essere facilmente scambiati per altri ragni. Questo allo scopo di dirigere su falsi bersagli gli eventuali attacchi dei predatori, rappresentati soprattutto da uccelli.

Un caso di mimesi molto originale e sorprendente è quello relativo ad un mollusco bivalve che attualmente vive in Nordamerica. Circa cinquant'anni fa venne introdotta sul mercato americano, come mollusco commestibile, una vongola asiatica, Cubicula femminea. Oggi questo mollusco e' diventato un vero e proprio flagello per le acque dolci del nord America. Arrivando a produrre sino a 400 larve al giorno, questa vongola e' riuscita ad invadere quasi tutti i corsi d'acqua della regione, "spodestando" altri molluschi, in alcuni casi addirittura ostruendo le tubature dell'acqua potabile. E' stato scoperto che questo mollusco ha avuto tanto successo perchè usa un modo molto originale di muoversi: secerne dalle branchie un lungo filamento di muco che gli serve da "paracadute" con il quale può sollevarsi dal fondo e planare nell'acqua per lunghi tratti.

Questo curiosissimo sistema di locomozione presenta un indubbio significato mimetico: infatti, una vongola che galleggia nell'acqua potrebbe benissimo essere una conchiglia vuota, il cui inquilino e' morto da tempo. Pertanto, un predatore "distratto" che cerchi molluschi sul fondo e non in superficie, probabilmente non viene attratto da essa e, quindi, la scarta come eventuale preda.



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