Gli Cnidari (secondo alcuni autori Celenterati) rappresentano i più semplici organismi pluricellulari che hanno raggiunto il livello di organizzazione tissutale. Sono acelomati e consistono solamente di uno strato esterno (epidermide) ed un gastroderma interno, tra i quali si trova una mesoglea non cellulare. Alcune cellule, capaci di secernere muco, rivestono l'intero animale di uno strato protettivo mucillaginoso. Una singola apertura rappresenta l'ingresso alla cavità gastrovascolare; manca un ano e le sostanze indigeste vengono espulse direttamente tramite l' apertura orale. La simmetria del corpo è tipicamente radiale o bilaterale.
Poichè le cellule sono in diretto contatto con l'acqua, gli cnidari sono sprovvisti di sistemi escretore, circolatorio e respiratorio specializzati; al contrario i sistemi nervoso e sensoriale sono piuttosto sviluppati e molti cnidari presentano comportamenti anche abbastanza complessi.
Si conoscono approssimativamente 20-30 tipi diversi di nematocisti, ma queste rappresentano solo un tipo di cnidociti, altri sono le spirocisti e le pticocisti. Tutte funzionano più o meno allo stesso modo: allorquando gli cnidociti ricevono un appropriato segnale chimico-fisico, si apre un particolare opercolo consentendo l' estroflessione di un microtubulo o di uno stiletto. Questi microtubili e stiletti possono contenere tossine, come nel caso delle nematocisti, sostanze adesive che bloccano la preda (spirocisti) o produrre una sostanza mucoide che forma una sorta di capsula di protezione attorno all' animale (pticocisti). Statocisti lungo il margine di una medusa di Goniocnemus sp.
Il phylum degli cnidari è caratterizzato per la presenza di due forme distinte: il polipo e la medusa. I polipi, generalmente sessili, sono cilindrici con i tentacoli solo ad una estremità del corpo; le meduse sono planctoniche e la loro mesoglea è considerevolmente meno spessa che nei polipi.
Gli Cnidari comprendono sia forme a vita individuale che coloniale, la maggior parte sono carnivori grazie alla loro abilità di paralizzare e catturare le prede per mezzo delle nematocisti. Alcuni gruppi, in particolare gli antozoi (coralli), impiegano alghe fotosintetiche (zooxanthelle) all'interno dei loro tessuti, a costituire una simbiosi che fornisce loro il nutrimento necessario per una rapida crescita. Le classi degli Antozoi (coralli) e degli Idrozoi hanno uno scheletro esterno calcificato, formato da calcite o aragonite. Molti cnidari presentano il fenomeno della bioluminescenza.
Gli Cnidari, comprendenti attualmente oltre 10.000 specie, si suddividono in quattro classi: Idrozoi, Scifozoi, Cubozoi ed Antozoi; alcuni autori includono i Cubozoi nella classe Scifozoi. Gli Idrozoi sono caratterizzati dalla presenza di fasi alternanti di polipo e medusa, oppure una delle due fasi è molto ridotta o mancante del tutto; gli Scifozoi ed i Cubozoi presentano fase di medusa dominante; gli Antozoi presentano esclusivamente la fase polipoide. Un gruppo particolare di cnidari sono i MYXOZOA (foto in basso), un tempo classificati come un phylum a parte tra i protisti parassiti. Si tratta,invece, di un clado di cnidari parassiti (Siddall, M. E., Martin, D.S., Bridge, D., Cone, D.M., Desser, S.S. 1995)
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